(Karisma Records) Questo è il terzo ed ultimo capitolo della serie “The Songs & Tales of Airoea” creata del super gruppo folk composto da membri di Wobbler, Tusmørke, Jordsjø, The Samuel Jackson Five e Alwanzatar… la crème de la crème del prog norvegese! Brani dal 13 al 18 (gli altri 12 brani sono nel “Book I” e “Book II” usciti l’anno scorso)… brani nei quali perdersi, nei quali abbandonarsi, brani che ti catturano e ti fanno viaggiare dentro un turbinio psichedelico semplicemente tanto irresistibile quanto incredibile. La cosa pazzesca è che questo progetto esiste da trent’anni, dal 1993, fondendo amore per gli anni ’70, per tutto ciò che è psichedelico, folky, rock, stilisticamente avventuroso e tematicamente fantasy. Poi, anno dopo anno, mattone sopra mattone, ecco che nasce ‘Padre Robin’ concretizzandosi in infinite jam session (che stanno alla base del migliore prog!) le quali danno poi luogo a canzoni che si connettono tra loro come pezzi di un etereo e cosmico puzzle sonoro, con totale libero sfogo di idee, di musica, di concetti, di dettagli che si sono poi fusi assieme, scrivendo -pagina dopo pagina- la storia di Padre Robin e del suo mondo chiamato Airoea… poi illustrato da Lars Bigum Kvernberg… visualmente da considerare un membro della band. Sonorità senza confini, senza tempo: quel sentore tra l’orientale e neo-Sam Gopal di “Lost in the Palace Gardens”, le armonie pulsanti ricche di melodie vocali di “Magical Chronicle”, l’indole corale e mistica di “Cloudship”, il progressive travolgente di “Empress of the Sun”. Musica di alto livello, fortemente ispirata, creata dall’arte per essere altra arte. Musica alla quale offrire totale ed indiscutibile religiosa devozione!

(Luca Zakk) Voto: 10/10