(The Dead Daisies Pty Ltd / SPV) Ne parlavo proprio con Dough Aldrich un paio di mesi fa (proprio qui): Corabi è la voce perfetta per un blues pesante, graffiante, polveroso e decisamente scatenato! Dopo sette album, ecco l’album di cover… ma non tappa buchi, non certo un album di cover qualunque! La genesi di questa release nasce in Alabama, dove la band si trovava riunita per registrare l’ultima fatica, “Light ‘Em Up” (leggete qui), in un vecchio studio blues che ne ha viste di storie dannate, anche troppe. C’era questa energia, la storia della musica era respirabile nell’aria, c’era questa forza che fuoriusciva dalle vecchie travi in legno: ecco che nasce la jam session, primi vagiti di una idea… diavolo, quale meravigliosa idea! Dieci brani blues iconici, rifatti con il gusto e l’energia esplosiva dei Daisies! Ed ecco che la potenza classica del blues diventa elettrica, diventa tuonante, rimane sicuramene legata alla tradizione ma evolver verso una reincarnazione maledettamente rock, dannatamente heavy: la minacciosa “I’m Ready” di Muddy Waters, la turbolenta “Going Down” di Freddie King, l’irresistibile “Boom Boom” di John Lee Hooker e l’esagerata “Black Betty” di Lead Belly. Ma anche la leggendaria “Crossroads” e l’iper-classica “Sweet Home Chicago” di Robert Johnson alla quale è impossibile resistere… fino a quel bluesaccio sfacciato di “Little Red Rooster” di Howlin’ Wolf. “Lookin’ For Trouble” fa onore al suo titolo! Se i The Dead Daisies vanno solitamente ascoltati con il volume al massimo, con la manetta a dieci… beh, allora qui potente andare ben oltre: cercateveli questi guai, disturbate un po’ il vicinato, siate pronti per la rissa, perché con il volume a UNDICI qualcuno con il quale fare a pugni lo troverete di sicuro!
(Luca Zakk) Voto: 9/10