(Solid State Records) Sono ancora in forma i ragazzi di Dayton, Ohio. Nuovo ed ottavo album ben atteso dai più e dalla scena metalcore mondiale, la quale annaspa da tempo perché esaurita la sua spinta artistica; anche per le evoluzioni ed involuzioni di certi gruppi portanti degli ultimi anni. Tra percorsi metal e inserti di un elettronica essenzialmente ben limata e dosata, i The Devil Wears Prada si presentano con una buona forma di stile e soprattutto con un apporto musicale alquanto dinamico. Anche i The Devil Wears Prada hanno aperto il loro sound a soluzioni meno serrate e dogmatiche nel metalcore e di fatto anche loro si staccano dalle estetiche iniziali del genere, conoscendo però a differenza di altri un buon percorso artistico. Un percorso valido come lo è “Color Decay”. La melodia è scarsamente sacrificata, prende il sopravvento nel modo di suonare della band nonostante non manchino episodi meramente metalcore come “Watchtower” che dal ritornello in poi è un carnevale di esplosioni sonore trascinanti. “Broken”, Sacrifice”, “Exihibition” sono tra i momenti importanti, di un album che per oltre 45′ non diminuisce però la propria solidità e artisticità. Sembra evidente come da qualche anno la band abbia, ormai dopo 17 anni dalla sua nascita, imparato a limare i propri tratti caratteristici.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10