(Svart Records) C’è punk, c’è rock’n’roll, c’è una devastata spensieratezza nella musica di questo super gruppo internazionale. Anzi, considerata la provenienza dei membri della band, “Caveman Logic” è un atto di spensieratezza, musica scritta e suonata divertendosi, concepita per divertire. I The Limit, infatti, sono composti da un manipolo di artisti provenienti da nomi leggendari del doom, del punk e del rock: troviamo Bobby Liebling frontman e fondatore dei Pentagram alla voce, il chitarrista Sonny Vincent dei punksters/hard corer newyorkesiTestors, al basso l’ex The Stooges Jimmy Recca e, per completare, due membri dei doomsters portoghesi Dawnrider, ovvero João Pedro Ventura (batteria) e Hugo Conim (chitarre). Ma non basta, tra gli ospiti -specialmente nel singolo “Black Sea”- compaiono i chitarristi Fabian Dee Dammers (U.D.O.) e Paul Simmons (Bevis Frond), oltre che Nils Finkeisen (Die Krups). Brani diretti, corti, impattanti, scatenati ma ricchi di melodia coinvolgente. Rock molto vintage ma con dettagli geniali su “Over Rover”, potente e con un groove micidiale “Black Sea”, pulsazioni potenti strafatte di melodia su “These Days”. Divertente e rocambolesca “Human Vs Nature”, irresistibile la stupenda “Fleeting Thoughts”, spensierata e liberatoria la title track, altro pezzo nel quale le chitarre soliste regalano una marcia in più. Favolosa “Sir Lancelot”, brano catchy, incisivo e con una chitarra solista immensa. Spietata e rabbiosa “Life’s Last Night”… quasi in linea con quello che furono i Ramones, esaltante la ‘lunga’ “When Life Gets Scorched”, molto bluesy e southern “Kitty Gone”, una traccia con improvvisazioni di chitarra assolutamente taglienti. In chiusura il vintage eccentrico di “Death of My Soul”, un pezzo (e non è l’unico) che mi fa pensare anche ai Vulture Industries, prima dell’epilogo scandito da “Enough’s Enough”, canzone dannatamente rock’n’roll, sincera, schietta, apparentemente fuoriuscita da altre epoche. “Caveman Logic” è un ascolto tanto esaltante quanto rilassante: album da godere in molteplici modi: divano sorseggiando il drink, autostrada percorsa a folle velocità, strafatti e con voglia di far casino… fino a quella enfasi di ribellione rock che fa prendere a calci le porte e distruggere tutto con una pesante mazza. Rock diretto, immediato… in un certo senso primitivo. Musica piena di anima e cuore. Musica da sparare a tutto volume. Una sfrenata arma per esaltare devastando le casse dello stereo!

(Luca Zakk) Voto: 8/10