(Nuclear Blast Records) Instancabili! Björn Strid e David Andersson dei Soilwork continuano con il loro percorso hard/pop-rock il quale giunge così al quinto album in soli otto anni! Considerando le bands di nelle quale militano o hanno militato i vari membri (tra queste anche Arch Enemy, Witchery, King Diamond, Mercyful Fate ed Amaranthe), la sfida diventa ancor più succulenta, una sfida che loro vincono album dopo album, canzone dopo canzone, video dopo video… conferma dopo conferma… in quanto, noi non lo sapevamo, ma quel che fanno è ciò del quale avevamo immenso bisogno! La musica The Night Flight Orchestra continua ad essere un hard rock molto provocante, ricco di keys, di melodia, di vibrazioni, di immensa tecnica, di dolcezze stimolanti… con quel dannato feeling rock-dance che negli anni ’80 dominò la scena hard-pop dando vita a monumentali rockstars! Se il precedente “Sometimes The World Ain’t Enough” (qui) si divertiva a divagare allegramente su teorie settantiane, questo nuovo “Aeromantic” torna più marcatamente nel mitico decennio degli eccessi, risultando perversamente lascivo, erotico, anche dark… ed è impossibile non immaginare ogni singolo brano del disco supportato da un video con la definizione sfumata della VHS anni ’80, un video pieno di gente vestita in modo eccentrico, luci galattiche e ballerine dannatamente sexy con folte capigliature cotonate! Metal rocambolesco con la opener “Servants Of The Air”, ma la seguente “Divinyls” apre il varco verso una dimensione ricca di luci al neon e lacca per capelli: un brano suggestivo, cantato in maniera sublime e, tra l’altro, con un ritornello superbo! Immensa “If Tonight Is Our Only Chance”… qualcosa che se fosse uscita qualche decennio prima sarebbe finita nella colonna sonora di un film di culto dell’epoca (da “Rocky”, passando per “Top Gun” fino a “Ritorno al Futuro”!). Roba da stadio con “This Boy’s Last Summer”. Furbacchiona e stuzzicante “Curves”. Favolosa “Transmissions”, quasi dark, molto epica nella sua infinita impostazione electronic pop. Le scie settantiane emergono con la potente title track, mentre “Golden Swansdown” è una mega ballad che viaggia avanti ed indietro nel tempo. Irresistibile e travolgente “Taurus”, altra strizzata d’occhio al dark in contesto più heavy con “Carmencita Seven”. Micidiale “Dead Of Winter”… e via con fiumi di nostalgia per un sound che questa band riesce a rigenerare, più vigoroso che mai… cosa poi confermata da quei synth lussuriosi sferzati da luci fluo viola della conclusiva “City Lights And Moonbeams”. Immaginatevi un incrocio favoloso tra Bon Jovi, Scorpions, Cheap Trick, Kenny Loggins, Billy Idol, Joe Cocker, George Michael, Survivor e tanti altri. Immaginatevi un pop, un dance, un synth rock, un hard rock, che diverte, festaiolo, intenso ma ballerino, tagliente ma spensierato. Immaginatevi tutto questo in un contesto odierno. I The Night Flight Orchestra, con una qualità compositiva ed esecutiva predominante, illuminano di luce abbagliante le tenebre del nuovo millennio e di questo strampalato nuovo decennio, regalandoci un’ora di pura e pulsante sensualità!

(Luca Zakk) Voto: 9/10