coptheprovincials(Disco Futurissimo) Rosario Memoli è artista ben noto del panorama artistico/musicale campano (e salernitano in particolare): da più di quindici anni si esibisce con le sue band, prima gli storici blacksters Lathebra, quindi i punkrockers Wild Weekend (in entrambi i casi come batterista)… e infine con la ‘sua’ creatura, The Provincials, per i quali riveste il doppio ruolo di cantante e chitarrista. Già nel 2002/2003 il vulcanico musicista aveva inciso, con mezzi di fortuna, una ventina di brani pensati e prodotti in piena autonomia: circa la metà di essi, oggi, va finalmente a costituire il disco d’esordio, scanzonato e irriverente fin dal titolo, della sua truppa di ‘provinciali’. E vi assicuro che, anche se i vostri ascolti abituali fossero (come i miei) di natura differente, qui troverete in ogni caso buona musica e tanto groove! La produzione è decisamente artigianale, ma come per tanti prodotti old school, anche in questo caso trascuratezza e disordine conferiscono alle canzoni un’aura quasi mitologica. “I’d go through Fire and Water” è una sorta di garage psichedelico, con le voci lontanissime ma un approccio 100% rock’n’roll; con il suo andamento dinoccolato e i suoi inquietanti cori finali, “The Devil” è da anni uno dei cavalli di battaglia della band dal vivo. “The Story”, il suo basso mefistofelico, la sua batteria martellante sono chiari esempi di garage inizio 2000, ma hanno comunque qualcosa che riporta addirittura agli anni ’60: sono certo di non dire una sciocchezza nel sentirci echi stravolti dei The Doors e del rock che andava verso lidi lisergici. “You penetrate me”, quasi un rockabilly trasfigurato, ha il ritornello migliore di tutto il platter, mentre si surfa alla grande con “There’s Something brooding”, brano che mi sembra avere una produzione leggermente diversa e più curata. Nel finale, il disco si fa veloce con la rumorosa scheggia “Runaway”, cui si contrappone con uno stacco netto la chiusa acustica e distaccata di “Iced Instinct”. Speriamo adesso di non dover attendere altri dieci anni per ascoltare gli altri brani… e dato che la band si sta muovendo molto sul fronte live, vi consiglio di andare a fare un salto al loro prossimo concerto. Da avere in vinile piuttosto che in cd.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10