(Bellaphon) C’è energia in questo album. Basta ascoltare un brano quale “Never Ever” per rendersi conto di questo flusso di potenza travolgente, così provocante e intenso, seppur senza la prepotenza di scoprire nuovi lidi, nuove dimensioni. Musica semplice e diretta, musica coinvolgente, musica che tocca, che scava nell’io. Ogni brano direttamente connesso con emozioni, in un rock moderno ma non troppo, attuale senza risultare nuovo, molto classico senza suonare vetusto. Musica da ascoltare, musica che fa godere… con brani introspettivi quali “Hurricane”, debitori a una dimensione post punk e dark wave, o episodi quali “Waiting for You”, capaci di entrare dentro nei sentimenti, creare un po’ di scompiglio prima di andarsene nel mezzo della notte, in silenzio, come dei ladri, come dei fugaci. Un rock molto indie ed alternativo, con tracce di punk, qualche spunto hard rock ed una generale libertà creativa, espressiva e compositiva. “Dreamscape”, ovvero ‘paesaggio onirico’: titolo estremamente azzeccato, incredibilmente indovinato, semplicemente perfetto. Con la produzione affidata a Kurt Ebelhäuser (Guano Apes), “Dreamscape” è da ascoltare, da godere, da far suonare a volumi poco gentili, a volumi penetranti, indimenticabili tanto quanto il disco stesso!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10