copTHESORCERER(Helldprod) Odio, rabbia, violenza che arrivano diretti dalla metà degli anni ’90, quando questa one man band Portoghese entrò in attività. Ma da allora solo due demo ed uno split. Quasi un side project della vita di Andremon che finalmente mette insieme quel sound letale degli anni più oscuri del black, dando origine al debutto. Quaranta minuti di musica estrema con iniezioni di brutalità e potenza ai confini con il death/thrash. Dopo un introduzione decisamente stupenda di durata importante, apre “The Bearer Of The Light” con un riff pieno di potenza travolgente seguito da un qualcosa di forsennato, con la voce tirata, e una marcata costante variabilità tra black e death. “Entre as Trevas e a Sarjeta” ha spunti direttamente metal, un crescendo thrash, ed una impostazione marcatamente death… a testimonianza che l’ispirazione del progetto è ben lontana dal black moderno, radicandosi quindi sui territori delle origini. Gloriosa ed inneggiante la grintosa “The Spectre”, dove i vari strumenti, specialmente quelli ritmici, sono in ottima evidenza e danno un sapore nuovo ad una serie di riff di media velocità. Marcatamente orientata ad una direzione black l’ottima “The Guardian Spirit” (e pure la seguente “The Sacrifice”), dove la componente melodica mi ricorda vagamente certi aspetti dei Windir, ma senza dimenticare un profondo legame con il metal classico; l’intermezzo non distorto è godibile, molto ben suonato e dimostra fantasia e fredda crudeltà nel ritorno alle sonorità feroci. Un disco diretto, che vanta gusto creativo, melodico e compositivo. Un black pieno di dettagli che spesso sembra si siano persi nelle varie evoluzioni moderne. Un prova convincente, che fa sperare in un incremento di attività per questo interessante progetto provenente da un paese non certamente produttivo nel genere.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10