(InsideOut Music) Nei The Tangent, la band inglese capitana da Andy Tillison, non ci sono limiti. Progressive rock oltre ogni confine, senza alcun legame stilistico o temporale… pur abbracciandoli tutti, negando allo stesso tempo tutto, per poi riconfermare nuovamente, dando vita ad una dimensione sonora unica la quale si erge lontano da tutto e da tutti. Questo loro undicesimo album è pura poesia sonora, musicale, lirica, con brani contorti che spaziano dai canonici quattro minuti, fino ad infiniti viaggi che si aggirano sulla mezzora di musica rinchiusa in un solo mastodontico brano. Vibrante e con un’anima funky “Life On Hold”, sensazioni vintage e sferzate quasi aggressive nell’impostazione narrativa di “Jinxed In Jersey”. Introspettiva “Under Your Spell”, dinamica e contorta “The Tower Of Babel”, mistica ed ipnotica la lunghissima “Lie Back & Think Of England”. Provocante, eterea e seducente “The Midas Touch”, prima della conclusiva bonus track “Proxima” con le sue teorie ambient ed alternative. Pop, dance, jazz, blues, rock… tradizionale e contemporaneo, moderno e futurista. Chitarre e sassofoni, tastiere e flauti. Elettronica e sonorità d’altri tempi. Progressive rock singolare, originale, personale, identificativo; progressive rock che riscrive il passato, ridefinisce il presente ed inventa un nuovo brillante futuro. In poche parole, la più pura ed immacolata definizione di ‘prog’!

(Luca Zakk) Voto: 10/10