(Dissonance Productions) Alexander Wank, detto Rector Stench, e Martin Schirenc, detto El Cochino, riescono a fare diverse cose ma di suonare insieme come han fatto per diverso tempo nei Pungent Stench, è qualcosa che proprio non hanno in mente di fare. Nessun problema, anzi forse è meglio così, ed ecco che Wank tira fuori un progetto con tale Tarpiu e registra il suddetto album. I suoni e la produzione non sono affatto limati, perché le registrazioni sono state eseguite in presa diretta e con strumenti analogici. La cosa conferisce un certo fascino questo doom estremamente spartano, affatto lento ma intriso di momenti di stasi, con qualche accordo aperto che prolunga le litanie e ritmi mai forsennati. “Turpis Rex” ha dentro di se tracce occult, heavy e con una nota di underground. A suonare con i due succitati musicisti ci sono il bassista Mucho (Our Survival Depends On Us) e HJ Gmeilbauer (Thelema e Our Survival Depends On Us) all’organo. L’album è stato registrato e poi masterizzato nel gennaio 2010, da quel momento a lavorazione terminata i due si sono dedicati ad altro, almeno Tarpiu che è confluito in un progetto chiamato Mouth of Madness. Tutto è rimasto sepolto fino al 2018, quando infine “Turpis Rex” è stato dato alle stampe dall’etichetta che ha, sempre nel 2018, ristampato una grossa porzione della discografia dei Pungent Stench.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10