(Scarlet Records) Sono passati cinque anni prima che i vampiri incidessero un nuovo album. La band italiana paladina del gothic più smaliziato, orchestrale, ‘vampirico’, electronic e dark risorge dunque dall’oscurità. Fondamentalmente per restarci, in quanto i Theatres Des Vampires sono creature ombrose, sinistre, nonché l’abituale e deliziosa espressione del genere. Creature melodiche quanto dure e pesanti i Vampires, attraverso un buon uso di sintetizzatori che creano manti orchestrali leggiadri ma dal grande tono melodico. Le chitarre tessono trame nonché linee melodiche maestose che sorreggono quelle principali appunto dei sintetizzatori oppure fanno da contrappunto. Lei, Sonya Scarlet, ha il suo cantare leggiadro, interpretativo dei testi questa volta vicini al romanticismo di Johann Wolfgang von Goethe e della sua opera “La Sposa di Corintho”, una storia di vampirismo, e di Francis Marion Crawford con la sua novella “For the Blood Is the Life”, scritta in Italia, inoltre e come sempre l’abisso umano e l’esoterismo. Tanta oscurità, tanto mistero, esoterismo appunto, abissi dell’anima dell’uomo che acquisiscono però un contenuto leggero nei pezzi dei Theatres Des Vampires. Andanti, melodicamente frizzanti e a tratti anche ruffiani con qualche ritornello e riff portante trascinanti. Le canzoni di “In Nomine Sanguinis” sono ricche di toni metal ma le vere evoluzioni melodiche sembrano portate avanti dalle orchestrazioni e su tutto si adagia la sensualità, il trasporto e l’immedesimarsi recitativo del cantato di Sonya Scarlet. “In Nomine Sanguinis” risulta da subito un album gradevole, forse accattivante. Come lo sguardo ammaliante e misterioso quanto pericoloso di un vampiro. I Theatres Des Vampires rapiscono, scelgono una narrazione canora ben scansionata nei pezzi, e i vortici melodici si susseguono in una fiumana di giochi sonori che possono essere anche allegorie del pop in certi momenti. Un’anima dark, gotica, esigenze architettoniche di tipo sinfonico e il metal che si dimena tra andature heavy e horror metal nonché nu metal, sono i principali punti di stile di una band il cui ritorno è di per sé una già grande notizia.

(Alberto Vitale) Voto: 9/10