(Ethereal Soundworks) Il secondo album dei portoghesi Thee Orakle non lascia certo indifferenti: i nostri si dedicano ad una miscela di generi che ricorda vagamente quella dei conterranei Moonspell. In “Faraway Embrace” c’è subito di tutto e l’impatto è abbastanza disorientante: la base del sound sembra un gothic metal dalle strutture progressive e diversi influssi death (nel cantato della voce maschile di Pedro Silva). Il contrasto si fa forse troppo netto in “Psi-Drama”: ritmiche black, improvvisi rallentamenti per dare spazio alla bella voce di Micaela Cardoso, addirittura un sax in controtempo! Pesantissima “Evil Dreams”, almeno fino a metà brano: poi cambia tutto e ci troviamo in atmosfere quasi jazzistiche! Tempi dispari e grosse asperità in “The Bride of the River flowing”, e quando si chiude con il prog/death (se esiste) di “Rescue of Mind”, dove c’è anche un break di sassofono e la chiusa è un discorso di Hitler, si è più frastornati che convinti. Frullare tutte le ultime tendenze metalliche e generare un disco-caleidoscopio non significare necessariamente fare un buon disco, ma “Smooth comforts False” troverà sicuramente molti estimatori nella platea più avantgarde.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10