DigiSleeve_1_CD(Electrica Caelestis / Casus Belli Musica) Sempre difficile scrivere di ambient e sia esso di tipo industrial, dark, electro e tutte le altre varianti possibili. L’ambient che circola in questi anni è qualcosa di vago e indefinibile. È una dimensione nella quale entrare e vivere una propria esperienza. Tutto soggettivo nell’ambient, questo è il modesto parere di chi scrive e pur tuttavia ecco qualche riga su Theory, tentando di darne una descrizione quanto meno accettabile. “Global Electrification” è dedicato all’ingegnere russo Genrikh Osipovich Graftio (1869-1949), colui che ha contribuito alla costruzione di centrali idroelettriche in Unione Sovietica e a ricostruirle alla fine della Seconda Guerra Mondiale, oltre all’elettrificazione della linea ferroviaria. La dedica è opera di Antuan Graftio (Sacris Tandem, Conjuncture), nipote del suddetto ingegnere. Solo 300 copie numerate corredate da un poster, le quali raccolgono poco oltre quarantasette minuti di atmosfere lontane, suoni che ripetono ambienti industriali oppure ne ricalcano le andature. Un enorme macchina che passa da una fase all’altra, ma senza troppo clangore, senza eccessi sonori. Sembra di avanzare in un tunnel in costruzione, nel quale recessi di tipo space ambient (ascoltare “Beginning of Great Work”) di tanto in tanto spuntano, acanto a qualche elettronica mai troppo chiassosa o predominante. Voci registrate, nastri che ripetono comunicazioni e discorsi fanno il resto. Solo nella conclusiva “Finale Empire” si scorge un accenno a qualcosa che potrebbe sembrare un pezzo musicale. Per il resto serve solo che siate voi a comprendere il significato di questo lavoro (andate QUI) pubblicato in sole 300 copie.

(Alberto Vitale) Voto: sv