(Glasstone Records) Dal titolo e dalla copertina mi aspettavo prog metal da videogioco: invece i canadesi Third Ion sono tutto sommato una band ‘classica’, di quelle che fanno sfoggio, all’interno dei (non)canoni del genere, di una tecnica sopraffina. Non ho mai amato questo approccio virtuosistico al progressive, quello un po’ troppo cervellotico… però i nostri ci sanno fare, su questo non c’è dubbio. I (brevissimi) sample midi da videogame anni ’80 sono del resto molto pochi: essenzialmente si trovano all’inizio della titletrack, per il resto una intricatissima tirata con chitarre molto alla Symphony X. Completamente folle “Zero Mass”, ritmata da una batteria impazzita e da suoni di tastiera alla Keith Emerson; molto buone le parti strumentali (soprattutto di basso) della labirintica “Particle Replacement Mechanism”. Oltre tredici minuti per “Time Lapse Beta”, un brano che, forse per la voglia di stupire a tutti i costi, dà talora l’impressione di divagare in modo esagerato. Si chiude con il frastornante strumentale “Van hAlien”. Se amate le fughe strumentali impossibili, questo disco fa sicuramente per voi.
(René Urkus) Voto: 7/10