copthreestepstotheo(Tokyo Jupiter Records) Ci sono molti modi di concepire il metal e tutte le sue sfumature: c’è chi lo concepisce come una valvola di sfogo, chi come un genere dove i tecnicismi sono d’obbligo, altri invece come pura sperimentazione e infine chi vuole entrare direttamente nella mente dell’ascoltatore. A parer mio i Threestepstotheocean con il loro quarto lavoro “Migration Light”, appartengono a quest’ultima categoria. Probabilmente è la più impegnativa perché il tutto non è una questione di tecnica o di sound, ma la riuscita si basa nella capacità di veicolare emozioni attraverso una canzone. “Migration Light” è decisamente un lavoro particolare, a partire dalla scelta di inserire pezzi totalmente strumentali che spaziano dal metal ad atmosfere eteree, concettuali. Catalogare i Threestepstotheocean in un genere ben definito non è semplice, anzi credo sia veramente impossibile e questo è il loro punto di forza. Basta ascoltare un brano come ad esempio “Primordial Leavers” per rendersi conto che lo stile è veramente personale e tutt’altro che scontato. L’andamento di questi sette pezzi è volutamente altalenante perché notiamo un susseguirsi di ritmi veloci e taglienti alternati ad atmosfere più dilatate con sonorità decisamente desertiche, tipiche della tradizione post-core americana. Il risultato è ammirevole, ma come in ogni cosa possiamo notare dei lati negativi e in questo caso l’unico è il carattere elitario di questo lavoro. Si sa, il post-core di per sé è un genere di nicchia, probabilmente è il genere derivante dall’hardcore più difficile da assimilare e se poi aggiungiamo che tutte le canzoni sono totalmente strumentali per forza di cose l’ascolto si rivela ostico per chi non è abituato a questo tipo di musica. Tornando a “Migration Light” infine possiamo affermare che i Threestepstotheocean hanno generato veramente un grande album, che forse non sarà capito e apprezzato da tutti, ma sarà ascoltato e riascoltato da chi concepisce l’hardcore non solo come sfogo, ma principalmente come una musica che proviene dall’interno di noi stessi. Threestepstotheocean: la dolce quiete dell’hardcore.

(Matteo Molotov Ross) Voto: 8,5/10