(Victory By Fire Records) Oscurità e pessimismo. Una decadenza dell’essere, una vita che è una passione, una tortura. “Ceremonial Blood” rappresenta quasi un’ora di potentissimo death/black, con una massiccia doppia cassa quasi sempre presente, la quale scandisce con brutalità la manifestazione di un sentimento di violenza e rabbia. Il progetto porta la firma di Eric Horner, il session guitar di Daniel Vrangsinn per gli Stati Uniti (e redattore per chemical-magazine.com), e della sua compagna Jessica.  Presenti anche nelle compilation natalizie di Misantrof.net,  i Throne Of Malediction propongono un’esperienza musicale malvagia, con pesanti influenze black, ma anche con una forte ispirazione a grandi nomi, quali  Death e Slayer. L’offerta si concretizza in una fredda pietra tombale scolpita con una sequenza di pezzi molto potenti, catchy, caratterizzati da una voce infernale di stampo prettamente black metal, caratterizzata da un’estrema efficacia. “Season Of Death” è scandita da un riff inquietante. “Ceremonial Blood” e “Vicious Fate” sono due ottimi esempi della perversa creatività di Eric, mentre la cover dei Carpathian Forest “Bloodlust and Perversion” dimostra che i Throne Of Malediction riescono a fondere death e black in maniera diretta, naturale, efficace. Inquietante “Inside This Decay” dove si sente anche la tetra voce di Jessica. Pesante “Fake”, veloce “Red Death” e criptica “Empty Soul” che quasi trasborda su sonorità dark industrial. Un buon album, creato da un artista che vive un vita di stenti e difficoltà economiche. L’impegno di Eric e la sua determinazione sono impeccabili. Il suo spirito underground è monumentale. Un progetto che merita di essere posto in evidenza, ascoltato, apprezzato. In fin dei conti si tratta di musica potente, oscura e dannatamente diretta, come un proiettile sparato in mezzo agli occhi. In uno scenario di bands allo sbaraglio, di sperimentazioni senza sostanza, i “Thrones” sono una certezza.

(Luca Zakk) Voto: 7/10