(Napalm Records) Un Gruppo che attinge il proprio nome da uno dei demo dei Darkthrone sottintende sicuramente alte ambizioni. Ed in effetti i Thulcandra sinora hanno sbagliato davvero poco nella loro carriera, fatta di soli quattro album, ma racchiusi in una decina di anni. Il loro è un black solo in parte, mischiato sapientemente con del death di matrice svedese, unita ad un gusto tutto mitteleuropeo per la melodia. Il risultato? Dieci tracce molto ben bilanciate, capaci di convincere nuovamente la Napalm Records, etichetta che tiene sotto la propria ala protettrice i nostri sin dal loro esordio. Pur non sconfinando mai nella cattiveria fine a sé stessa, caratteristica quasi imprescindibile del black più oltranzista, i tedeschi confezionano un album senza riempitivi, fatto di tracce ragionate dalla prima all’ultima nota. Tracce capaci di interessare sia gli amanti del death deh del black più leggero, senza allontanare gli amanti del death melodico. Non mancano le sfuriate di potenza, ma sempre tecnicamente ingabbiate in strutture piuttosto tecniche e meno dirette, in grado di mitigare l’aggressività generale del cd. Davvero una quadra del cerchio…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10