(BMG) Immortali! Dopo oltre trent’anni ci sono ancora… e sostanzialmente con una line up invariata! Ricordo ancora quando nel 1990 comprai quel vinile di debutto, “Backstreet Symphony”, con quel titolo molto hard rock, tanto selvaggio quanto romantico… mentre l’era d’oro del genere iniziava lentamente il suo declino di popolarità. Ma l’hard rock non voleva andarsene e “Backstreet Symphony” era un album potente con una copertina stupenda e i Thunder da allora non si sono quasi mai fermati (un paio di scioglimenti, per poi tornare, sempre, con puntualità), concerto dopo concerto, arena dopo arena, album dopo album… ed eccoli al tredicesimo capitolo! “Last One Out Turn Off The Lights” apre grintosa, rocambolesca, i cori femminili regalano un tocco soul a tutta questa forza. “Destruction” è il primo pezzo forte: oscura, lenta, pungente, mentre c’è una favolosa anima blues, southern sulla sognante “The Smoking Gun”, un brano al quale Bowes regala molto con il suo carismatico stile. Hard rock possente con “Going To Sin City”: il brano pesta forte, provoca headbanging, fa smuovere, ballare, mette sete, fa caldo e la notte è appena iniziata! Non a caso Luke rivela che la canzone parla della prima volta che lui e l’amico Danny andarono a Los Angeles a fine anni ’80. Loro venivano dal regno unito, si sentivano fichi con i giubbotti in pelle e i jeans… ma quando videro quella scena si sentirono degli sfigati davanti a tutti quei colori, a tutto quello sfarzo… ed è in quel momento che decisero di portare quel divertimento, quella depravazione e quel sesso a casa, in patria, formando i Thunder! Altro pezzo da ’90 è “Don’t Forget To Live Before You Die”: lasciva, provocante, sfuggente e dannatamente trionfale! Intensa la ballad “I’ll Be The One”, coinvolgente “Young Man”, un brano rock con altre bellissime influenze soul, un pezzo arricchito da fiati, da cori femminili, con un finale deliziosamente ipnotico. Ancora southern rock con l’irresistibile “You’re Gonna Be My Girl”, mentre la ballad di punta dell’album è indubbiamente la malinconica “St George’s Day”, un pezzo ricco di melodia, con una chitarra micidiale. Frizzante “Force Of Nature”, prima della conclusiva “She’s A Millionairess”, altra traccia da sparare a palla guidando giù per quella strada senza fine, sotto il sole che picchia, con una cassa di birra congelata nel baule della decapottabile! L’accoppiata Bowes/Morley continua ad essere vincente, efficace, creativa e “All The Right Noises” risulta essere un album di musica rock matura ma piena di pungente hard rock, musica intelligente, ricca di dettagli, divagazioni e fantasia compositiva, dimostrando che questa band di sessantenni è molto ben lontana dal pensionamento ed ha ancora tanto, tantissimo da dire! “All The Right Noises” è un album poderoso, pieno di vibrazioni, di musicalità, di ritmi travolgenti che rievocano epoche mitiche e, cosa non da poco, la voce di Danny non ha assolutamente perso il mordente!

(Luca Zakk) Voto: 9/10