copthunderlord(Iron Shield Records) L’aggettivo migliore con cui posso gratificare i cileni Thunder Lord è ‘onesti’: il loro secondo disco, uscito nel 2012 e oggi riedito dalla Iron Shield, è infatti un concentrato di cliché del metallo classico talmente genuino da riuscire abbastanza simpatico nonostante i suoi evidenti difetti. Vediamo allora i brani. “A new Beginning” ha un approccio thrashy che però non trascura aperture più classiche; la voce di Esteban Peñailillo, roca e aspra al punto giusto per questo genere, essendo esattamente uguale a quella di Filippo Ronzulli, cantante dei pugliesi Drop of Madness, mi aveva inizialmente confuso non poco. Beh, strano pensare che a 12.000 chilometri di distanza l’uno dall’altro ci siano due vocalist gemelli! Onestamente troppo lunga e monocorde la strofa di “Dark Rider”; molto manowariana la titletrack, il che quindi prevede cori pieni e basso in evidenza. Con “Mithrandir” si passa a toni fantasy, ma il sound non cambia di una virgola né qui né quando si parla di pirati – come in “Pirate Attack”. “Tiranny” propone invece un po’ di velocità in più in un disco che ha il principale problema nella sua estrema omogeneità. Non tutto è da buttare, in ogni caso, i collezionisti delle scene extraeuropee dovrebbero comunque dare un ascolto.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10