(Signal Rex) Si sa, il black è sempre stato avvezzo a delle discografie sterminate in cui a fianco delle uscite canoniche ci ritroviamo quintali di split, EP, pure singoli. Il bello è che nella gran parte dei casi si tratta di materiale valido, in cui il gruppo di turno deve dare il suo meglio in una, massimo due tracce. Quindi non semplici cover o demo ma proprio pezzi con una anima indipendente dal resto della discografia. Con buona pace dei collezionisti ogni tanto questo materiale, solitamente di difficile reperibilità, viene convogliato in delle raccolte. Ecco quindi che ad appena un anno abbondante dall’inizio della propria attività discografica, i Thy Sepulchral Moon fanno uscire una raccolta di tutto o quasi il materiale prodotto finora. Le prime cinque tracce son tratte dall’EP di esordio “Incantations Inciting Demise”, un vero e proprio rito magico composto da incantesimi che danno alle tracce una cadenza un po’ recitata. Va detto che si parla pur sempre di black sotterraneo, quindi stiamo ascoltando tracce corte e dirette, dal minutaggio veramente esiguo e dalla struttura molto lineare. La registrazione è di un pessimo che mi ha fatto ricordare i primissimi album dei Carcass ma come sempre in questo ambiente musicale questo elemento, il più delle volte, non è visto come un difetto, anzi. La seconda parte dell’album raccoglie le tracce presenti nell’EP “Contemptuous Retaliation Storm” in cui compare pure una cover dei Beherit (praticamente uguale all’originale). Chiudono due demo piuttosto in linea con quanto proposto prima… anche perché capirete bene che qui la demo spesso e volentieri diventa la canzone definitiva! Non c’è molto altro da aggiungere, questo signori è black senza fronzoli, cavalcate marce e grossolane così come erano nate le prime composizioni dei Bathory. Qui ci saranno solo i super affezionati del genere a gioire di tali uscite. Io personalmente prendo sempre queste iniziative editoriali come una finestra in un mondo musicale altrimenti inconoscibile. E scusate se è poco.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10