copthyreos(Sliptrick Records) I Thyreos vengono dalla Svezia, e nonostante l’altisonante nome epico sono decisamente una band alla mano, capace di esprimersi attraverso pezzi brevi e diretti. Infatti “I don’t live to fail”, il loro secondo disco, allinea dodici brani che, tranne due eccezioni, sono sempre sotto i quattro minuti; il risultato finale è di una invidiabile freschezza e si colloca agevolmente all’incrocio di più generi. “I see you” ci offre una riuscita mescolanza fra il power finlandese e l’hard rock comunque di matrice scandinava: dei Sonata Arctica meno ampollosi, o forse alcune cose ‘leggere’ degli Stratovarius post-Tolkki mi sembrano i referenti più vicini, a meno che non conosciate i melodic metallers di nicchia Dreamtale, che mi sembrano condividere con i Thyreos lo stesso DNA. “Handsome Dreamer” è hard rock sbarazzino e aereo, mentre “Diving low” è una delle poche canzoni che, nello strapotere delle tastiere, fa emergere delle chitarre ruggenti. Ci incalza, col suo ritornello incessante, “Follow the Road”, mentre “Watching every Move” è una power ballad di grande energia. Ancora ritmi catchy in “If Tomorrow (would break into Silence)”, prima della chiusa ipermelodica di “When Demons fall”.  Un disco che è una promessa di cose ancora migliori e, a prescindere dal proprio oggettivo valore, merita un mezzo punto in più di incoraggiamento. Bellissima, nella sua inquietante semplicità, la copertina.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10