(Massacre/Audioglobe) Dopo una pausa di ben sei anni, si riaffacciano sul mercato i gothic metallers finlandesi To/Die/For, che nella prima metà dei 2000, quando spopolavano queste sonorità, ottennero un ottimo successo e pubblicarono in breve tempo ben cinque album. Li ritroviamo oggi con la Massacre Records, che ha deciso di distribuire in Europa il proprio sesto full-length, completamente autoprodotto e già diffuso da altri rivenditori in Asia e America. “Kissing the Flames”, che era già stata registrata nel 2008, ha groove e potenza, ma anche soluzioni abbastanza standard: come avvio non è certo indovinato… Tutt’altro discorso per “Damned Rapture”, che punta su suoni orientali e soluzioni più dure, il tutto sostenuto dalla sofferta prova vocale di di ‘Jape’ Perätalo. Dopo l’algida ballad acustica “Death comes in March”, suonano stranianti i cori dei bambini di “Folie a Deux” (uno dei pezzi migliori del lotto grazie alla sua potente coda strumentale). Suoni più moderni in “Loves a Sickness”, mentre “Oblivion:vision” è una canzone quasi inquietante: l’interpretazione di ‘Jape’ si fa teatrale, l’impianto sonoro sussurrato in trame talora vagamente dissonanti che fanno addirittura pensare ai King Crimson. Si chiude sulle note sconsolate e nostalgiche di “Someday Somewhere Somehow”. Che dire? Ne è passato di tempo ma i To/Die/For dimostrano di poter avere ancora molto da dire, anche ora che gli Him si sono fatti vecchi e il loro genere è in piena decadenza. Probabilmente li troveremo ancora migliorati con il prossimo full-length.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10