(Bagana / Pirames International) Molto giovani i Toliman, padroni però delle loro idee. Le presentano bene, cimentandosi tra l’heavy, il rock e derivazioni prog e modern metal. “Abstraction” non arriva alla mezz’ora e offre cinque pezzi, tra questi l’ottima e orecchiabile opener nonché title track. Pezzo avvincente, mentre “Alkaline” mostra tutto l’estro possibile della band, soprattutto per la sua natura totalmente prog metal. “Once” si distingue per la sua leggerezza, l’atmosfera soave e nella quale la voce di Paola Urso esprime tutto il suo potenziale. Paola ha una gran bella voce e chissà se possa diventare un giorno una dama di punta delle voci rock e metal italiane, magari abbinando al talento uno studio continuo della tecnica vocale. “Alpha-Ori” è il brano più ‘ambizioso’, quello che cerca architetture imponenti ma sovrapposte, melodie anche esotiche e un’atmosfera mutevole. I musicisti si esprimono bene e soprattutto c’è un’ottima sintonia in fatto di chitarre, perché Riccardo Roggero e Jack Irrequieto, creano fasi di assoli oppure di fraseggi con una chitarra ritmica che nel mentre elabora un tappeto d’accompagnamento ben misurato. “Abstraction”, è un debutto riuscito ed evitando ogni sensazionalismo o complimenti oltre misura, l’aspetto fondamentale è che si arriva ad ascoltarlo anche a ripetizione, indice che possiede qualcosa di concretamente interessante. Buon inizio, incoraggiante. Vedremo poi in futuro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10