coptoolboxt(ASDR Recordings / Masterpiece Distr.) Complimenti per l’atroce copertina che veste questo death metal abbastanza evoluto. Genovesi, al debut album, Toolbox Terror mette in scena le complesse e agghiaccianti menti dei serial killer in un death metal estremo, a tratti tecnico e comunque in continua evoluzione nella sua forma. Può essere brutal, semi-grindcore, death metal di stampo classico, polacco, della Florida. Insomma, c’è una sfilza di cose, idee e stili che l’ascolto quasi diventa uno studio. Perfino le linee melodiche riescono a sfumare, soprattutto nel thrash metal oppure in un melodic death metal piuttosto robusto e vivace. Completo, appunto, è il sound dei Nostri. Bilanciato nelle forme del genere degli ultimi quindici anni o anche più. Già l’opener “I Spit On Your Grave” presenta un miscuglio di death e thrash, ma la canzone appare ben elaborata, quasi studiata a tavolino, ma il resto dell’ascolto in parte lenisce, ma non cancella, l’addebito al calcolo, nonostante poi i Toolbox Terror massacrino l’ascoltatore dibattendosi tra riff slayeriani, Overkill, Metallica e via dicendo e raffiche tra Behemoth, Cannibal Corpse, Suffocation e, ancora una volta, via dicendo. Nella formazione spunta il nome di Roberto Lucanato, chitarrista già per Il Ballo delle Catsagne, Il Segno del Comando, Hastur e altri. Ottimi i pattern ritmici, spina dorsale del riffing articolato, che a tratti ricordano il buon Flo Mounier (Cryptopsy). Un’atmosfera di morte e malattia mentale devastante, ma credo anche bisognosa di essere più personale e meno derivativa. Le premesse per andare oltre ci sono.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10