copTorchia(Autoproduzione) Talvolta mi stupisco di come certi demo di bands semisconosciute suonino molto più convincenti di alcuni albums pubblicati da gruppi più famosi e blasonati. Certo, la tecnologia ha fatto passi da gigante, e l’era dei demo tape è superata da un pezzo, ma serve comunque un certo gusto per trovare le sonorità adatte ad un determinato genere. Ed è sempre entusiasmante sentire un lavoro del calibro di “Ending Beginning”, secondo demo dei Finlandesi Torchia. I tre brani contenuti in esso sono decisamente professionali, forti di un sound che spacca, potentissimo e pulito allo stesso tempo, dove ogni strumento si sente chiaramente. Il genere proposto è principalmente un thrash metal che prende spunto dagli Slayer e riletto in chiave più moderna, alla The Haunted, per intenderci. Spesso fanno capolino alcune melodie che spostano leggermente il sound verso il death melodico, che rende i pezzi più catchy, senza tuttavia risultare mai eccessivamente ruffiani. Tre sole canzoni, per un quarto d’ora di musica ad alto livello. La title track è introdotta da un riff tipicamente thrash che mi riporta alla mente gli Svedesi Raise Hell, a cui segue una parte velocissima vicina al death metal, stemperato da un breve inserto acustico dopo il quale riparte il riff principale, mentre la solista macina assoli e sweeps. “My Land Shall Burn” è decisamente più lenta e pesante, e si svolge attorno ad un riff potentissimo e groovy, con il basso distorto in rilievo. “They Haunt Behind Us” è sorretta da un riff thrash anni ’80, alternato ad armonizzazioni e rallentamenti adatti all’heabanging più selvaggio. Ottimi gli assoli, melodici e taglienti, tipicamente heavy metal. Il finale è veloce e dannatamente massacrante. Una band prontissima per il grande balzo, che sforna brani convincenti e coinvolgenti, dove modernità e sonorità old school si incastrano perfettamente. Ne sentiremo parlare a lungo.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10