(Revalve Records) Dopo “Mythmaker” e tre album ben suonati, non era assodato che i Tragodia si rimettessero nel quarto full length. Invece l’asticella dei bresciani è stata spostata nuovamente in avanti, con un buon album che dimostra l’evidente crescita generale dei quattro musicisti, contrassegnata da diversi punti salienti. Sempre lanciati verso il modern metal puntellato da trovate progressive, la band sviluppa linee melodiche intense e ben costruite. In questo gioca anche il valore vocale offerto da Luca Meloni. Le canzoni dei Tragodia presentano per buona parte una sezione centrale e un ritornello che eleva il pathos dei pezzi e la loro fruibilità. In fatto di ritmo, variazioni, più specificamente nelle componenti che intervengono sull’arrangiamento, si distinguono i riff incalzanti, fraseggi e assoli di Riccardo Tonoli. I pattern e gli stacchi di Daniele Valseriati entrano di fatto in momenti distintivi delle canzoni. In un clima generale dove tastiere e sintetizzatori rendono l’aria cupa e struggente, al contempo carico di atmosfere, il nucleo dei brani sono i momenti meno duri, dove l’impatto lascia il posto a scorrerie melodiche. “Before the Fall” è la conferma della band, quella che fissa i Tragodia tra le band italiane che hanno concretamente qualcosa da dire.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10