(Svart Records) Metal? Zero. Blues? Forse. Folk? Qualcosa. Malinconia e nostalgia? In quantità… la malinconia e la nostalgia contenute nella magia dei boschi dell’est della Finlandia. Una band che si è formata da un incontro sorseggiando una birra, prendendo in quel momento la decisione essenziale. Lo studio di registrazione, in questo caso, è servito come spazio di esibizione, visto che il disco è stato registrato in presa diretta. Ma di cosa si tratta? Magia della musica. Un po’ di folk-rock anni ’60, tracce di Eagles o Procol Harum, un po’ di The Byrds o Neil Young. Ma il tutto in chiave finlandese, ovvero concepito da un punto di vista originale e personalissimo, anche se -stranamente- tutti i brani sono cantati in inglese. “Lovers” è proto-rock. “Tomorrow Decides” è una ballad southern con la sensualità dell’armonica. Oscura e suggestiva la bellissima “Scarlet Letters”, lenta ma in qualche modo rockeggiante “Like A Tombstone”. “Wherever You May Be” è malinconica come il brano dei titoli di coda di un drammatico film western, mentre “Indian Summer” strizza l’occhio ad evoluzioni prog. Ci si abbandona al folk di una terra non ben definita con “Waltz”, mentre emerge energia catchy con “Out In The Open”. Ancora malinconia con le conclusive “Forest” e “A New Day”, quest’ultima molto intensa e ricca di emozioni. Un album diverso, fuori dal comune… almeno per ciò che può essere definito ‘comune’ tra queste pagine. Ma si tratta di un album che riassume dei concetti fondamentali della musica: passione, sentimento, emozione.

(Luca Zakk) Voto: 8/10