copmtremonti2(Fret12 / Bertus) Mark Tremonti ha ben investito il suo tempo e le energie necessarie per costruirsi una certa credibilità al di fuori del contesto Alter Bridge. I fan adorano Tremonti e lui in cambio offre da sempre una chitarra pesante, tonica nei riff e cristallina negli assoli. Il suo modo di suonare è metal, nel versione ‘nuovo millennio’ del genere. Intanto come compositore Mark Tremonti si fa strada, soprattutto per un riffing regolare, pulito e ritornelli ficcanti. Sono i due aspetti più importanti del suo songwriting, più della stessa proposta inerente al formato canzone. Come cantante niente di che, eppure non da buttare. Dunque le carte sono nettamente in regola e già lo si era inteso dal precedente lavoro (QUI), mentre adesso “Dust” è un Mark Tremonti che suona molto più duro del precedente, più speed e più thrash e forse anche più groove, con qualche riff che convoglia la mente a quelli dei Metallica della svolta. Album, “Dust”, che in parte è una conferma, ma anche l’ultima attesa verso qualche canzone che non sia solo impatto e ritornelli ‘easy’.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10