(Napalm Records) Completamente fuori di testa, pazzi scatenati: tornano i norvegesi Trollfest con un EP sballato, schizoide e dannatamente divertente. L’idea di base dipinge la copertina, mette il titolo all’EP e accende il favoloso video nel quale vediamo le gesta di uno sconvolto e decadente manipolo di improbabili supereroi! “Happy Heroes”, infatti, racconta in un tripudio di colori la storia di questi troll che decidono di diventare dei veri eroi, con tanto di costumi ispirati ai miti della Marvel. Il problema, tuttavia, sta nel fatto che questi troll sono troppo maldestri e tutte le loro migliori intenzioni finiscono in sanguinosa tragedia… senza comunque che questo esito a loro interessi poi molto. Il brano è intenso, pulsante, molto metal e esageratamente folk… come ci si aspetta da questi leggendari norvegesi. Per completare questo bizzarro EP, la moltitudine di personaggi che compone questa folle band ha messo in cantiere tre improbabili, quanto geniali, cover! La prima, molto in tema, è “Cartoon Heroes”, hit degli Aqua, qui con la voce ospite di Miriam Renvåg Müller; il brano versione ‘troll’ perde completamente quella componente dance, la quale diventa pulsante e folk, oltre che stravolta dalla voce growl! E che dire della famosissima “Don’t Worry Be Happy” di Bobby McFerrin? Con i Trollfest perde la sua dolcezza, la sua sensualità e diventa blast beat alternati a rimiche reggae annebbiate da un eccesso di alcol. Cartoni, fumetti, eroi e felicità trovano lo sfogo naturale nella terza cover, quarto e ultimo brano dell’EP: ‘ovviamente’ si tratta di “Happy” di Pharrell Williams. La versione originale è forse una delle canzoni più positive ed allegre (oltre che sdolcinata) della storia della musica… con quel falsetto soul… ma la versione di questo EP è totalmente esplosiva, con voci in scream, cori strampalati, riff di chitarra che pestano, headbanging come se non ci fosse un domani ed una senso di trionfo dal gusto epico. EP geniale: un brano originale favoloso e tre cover che prendono le versioni originali spaccandole in mille piccoli pezzi i quali vengono poi rimessi insieme a casaccio usando del nastro adesivo di qualità scadente. I Trollfest osano senza ritegno. È facile immaginare come sia venuto loro in mente questa idea: una festa devastante, fiumi di alcol… e quando la sbronza era già ad un livello penoso, qualcuno deve aver urlato “Oh, cosa si fa ora? Ma si, dai! Registriamo un cazzo di EP!”

(Luca Zakk) Voto: 10/10