(Karisma Records) Sempre imprevedibili, tornano i norvegesi Tusmørke con un album che in qualche modo riprende il discorso di “Bydyra” (recensione qui), dove la band rivisitava canzoni tradizionali per bambini, integrandone anche le loro voci. Ma questo nuovo lavoro è una specie di punto d’incontro tra la musica di questi folli artisti (con brani originali) e la nuova concezione di questi brani folk tradizionali per l’infanzia. Ma i brani per bambini, quelli di una volta, quelli che vengono dalle storie, dai falò, dalla cultura popolare, tuttavia, non sono certamente le canzoncine asettiche confezionate per l’infante protetto da tutto e tutti, tipiche del giorno d’oggi… anzi! Quelle canzoni rievocano spiriti, elementi antichi, riti religiosi i quali, indubbiamente, mettono in conflitto vita e morte, luce ed oscurità, bene e male. Musicalmente siamo a livelli fantastici, perché la gamma di strumenti coinvolti, le progressioni ricercate, le ritmiche suggestive, portano ogni brano su un piano superiore, quasi a rivelare che i Tusmørke sono dei geni della musica anche quando… giocano! Ipnotica “Bro bro brille” con la sua evoluzione in stile prog dal sapore orientale, canzonatoria “Per Sjuspring”… brano con linee di basso favolose. Per bambini ma dalle fondamenta tribali “Tornerose”, folk dal gusto blues con “Bjørnen sover”. È per la notte “Velkommen til Hades”. Poi per il risveglio c’è “Kharons vise”. Inquietante e meravigliosamente prog l’ottantiana “Den tolvte Baal”. Il nuovo album quindi prende “Bydyra” (il quale sostanzialmente era un album di ‘cover’ di brani per bimbi), alza il tiro in quanto le nuove ‘cover’ sono tutti brani presi da due musicals per bambini, e ci inietta la musica dei Tusmørke dando origine a qualcosa di veramente originale, strano, difficile da capire (lo ammettono loro stessi), ma assolutamente musicale e piacevole.

(Luca Zakk) Voto: 8/10