 (VREC) Primo full length per Twelve Back Stones, band pesarese dedita ad un rock tosto, irriverente, groovy ed aggressivo,ma anche ricco di melodia. Dieci brani grintosi, a cavallo tra l’hard rock sfrenato dei primi Guns’n’Roses e le melodie più oscure e cadenzate dei The Cult, passando per i Velvet Revolver, vero punto d’incontro tra i Guns ed i Cult. Una sezione ritmica essenziale e corposa, un riffing ficcante e potente ed un cantante versatile, questi gli ingredienti principali che costituiscono “Becoming”. L’opener “Liar” è grintosa e ruffiana, dalle chitarre ruggenti che ben si abbinano alla voce rauca e potente di Jack Stone. “Whiskey and Flower” mette in evidenza il lato più melodico della band toscana, con ritmiche rallentate, arpeggi che sembrano usciti dal song book di Slash e parti vocali calde, malinconiche e sensuali. Un album che racchiude tutti i migliori pregi del rock, mescolando grinta e melodia dentro un songwriting decisamente ispirato. Un ottimo debutto.
(VREC) Primo full length per Twelve Back Stones, band pesarese dedita ad un rock tosto, irriverente, groovy ed aggressivo,ma anche ricco di melodia. Dieci brani grintosi, a cavallo tra l’hard rock sfrenato dei primi Guns’n’Roses e le melodie più oscure e cadenzate dei The Cult, passando per i Velvet Revolver, vero punto d’incontro tra i Guns ed i Cult. Una sezione ritmica essenziale e corposa, un riffing ficcante e potente ed un cantante versatile, questi gli ingredienti principali che costituiscono “Becoming”. L’opener “Liar” è grintosa e ruffiana, dalle chitarre ruggenti che ben si abbinano alla voce rauca e potente di Jack Stone. “Whiskey and Flower” mette in evidenza il lato più melodico della band toscana, con ritmiche rallentate, arpeggi che sembrano usciti dal song book di Slash e parti vocali calde, malinconiche e sensuali. Un album che racchiude tutti i migliori pregi del rock, mescolando grinta e melodia dentro un songwriting decisamente ispirato. Un ottimo debutto.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10
 
 



