(Nuclear Blast) “Heroes of the mighty Magic” mi aveva positivamente incuriosito: con il nuovo album, i Twilight Force sembrano aver fatto il salto di qualità che era nell’aria, e ci propongono un platter che farà felici tutti gli amanti del metallo sinfonico a tinte fantasy. Con questo “Dawn of the Dragonstar”, sembra davvero di essere tornati indietro alla golden age of power metal, quel breve momento (approssimativamente collocabile fra 1997 e 2003) in cui il genere visse il proprio massimo splendore… Prendete i vecchi Rhapsody più squillanti che vi vengano in mente, aggiungeteci un tocco nordico stile vecchi Sonata Arctica, poi alzate ancora il livello di epicità con i Fairyland o gli Ancient Bards… e avrete una vaga idea di quanto sia gloriosa la titletrack, posta strategicamente a inizio disco. “Thundersword” inizia addirittura rievocando colonne sonore come quella di ‘Star Wars’, e va poi di doppia cassa su melodie che solo i Dragonforce hanno osato. “Long live the King” è molto, molto zuccherosa, mentre abbiamo godibili ricami operistici (che a me sembrano ancora rhapsodyani) in “With the Light of a thousand Suns”, che si poteva forse risparmiare la parte orientaleggiante. Dopo aver sentito una volta sola “Winds of Wisdom”, starete come me a cantare il refrain; cori da soundtrack per “Queen of Eternity”, mentre “Hydra” si volge di nuovo ai Rhapsody di inizio anni 2000. Poteva mancare la suite in un disco come questo? “Blade of immortal Steel” alterna un riff portante molto Dragonforce a tutte le divagazioni sinfoniche che vi vengono in mente: non è la cosa migliore dell’album, ma fa certamente la sua figura. Quando esce un buon disco di heavy metal classico, il miglior complimento che gli si possa fare è ‘suona come qualcosa del 1984’… beh, “Dawn of the Dragonstar” suona come qualcosa del 1997!

(René Urkus) Voto: 8/10