(Autoprodotto) I Tyrant Eyes si fecero notare otto anni fa pubblicando un discreto disco di heavy metal classico per la Scarlet Records: li ritroviamo oggi con questo full-“length” autoprodotto, il terzo della loro discografia, che però non ha molto da offrire a questo mercato congestionato (soprattutto di dischi “classici”). Nell’album si trova un po’ di tutto e questo, sia chiaro, non è un bene: si va dal melodic metal di “Another Ray of Light” alle spruzzate progressive della successiva “Beginning of the End”, passando per il thrash di “Physically alive”, le atmosfere esageratamente moderne di “Infraction” e il mid-tempo conclusivo “Friendship”, cantato in buona parte in tedesco, uno dei pochi brani davvero convincenti grazie a una melodia molto indovinata. Anche “No Way no Limit”, con dei bei momenti acustici, si fa notare in positivo; ma da qui a invitare i lettori ad acquistare “The Sound of Persistence” ancora ce ne passa.

(Renato de Filippis) Voto: 5/10