(Transcending Obscurity Records) Terzo album per Undersave, band portoghese inspiegabilmente ancora poco conosciuta, nonostante sia in circolazione dal 2004 e il loro death metal sia qualitativamente di prim’ordine. Nonostante il loro stile venga classificato come dissonant death metal, personalmente trovo il loro approccio più quello di pescare dalla vecchia scuola, con frequenti rimandi a giganti come Morbid Angel e Immolation, proiettandoli verso uno stile più attuale e influenzato da band più moderne quali Gorguts, Replicant e Ulcerate. Le dissonanze vengono utilizzate con parsimonia e in maniera intelligente, consentendo ai brani di suonare monolitici, brutali e, a loro modo, psichedelici, riuscendo a rimanere in un certo qual modo orecchiabili, grazie a riff che, per quanto contorti, risultano ben definiti. “Unshakable And Unlimited Levels Of Obsession” apre le danze fondendo brutal death e progressive, con il basso in evidenza e fill di batteria molto interessanti ed eclettici. Notevole il growl impazzito di Nuno Braz, in costante bilico tra furia e follia. Arpeggi dissonanti, stacchi death/thrash e repentini cambi di tempo si susseguono su “Effervescent Futile Thoughts Of A Phobic Being”, autentica lezione di avant-garde death metal. Tutto il disco alterna aperture insolitamente accessibili a parti contorte e apparentemente inestricabili, un contrasto che trova il suo apice nella conclusiva “Narcissistic Supreme Alienation”, caratterizzata da un drumming impazzito e da una voce che tocca ancora una volta livelli di follia davvero notevoli. Un album magistrale, oscuro, dissonante e atmosferico allo stesso tempo, imperdibile per ogni appassionato di musica estrema suonata con tecnica, brutalità e una buona dose di follia.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10