(Napalm Records) Con una copertina che mi ha subito colpito positivamente arriva il quarto disco degli Unleash the Archers, band power/death canadese che non mi aveva troppo entusiasmato con il precedente “Time stands still”, ma che mi sembra aver molto migliorato e definito la propria proposta con questo “Apex”. L’arrembante opener “Awakening”, con il suo refrain molto, molto Gamma Ray, bendispone l’ascoltatore: c’è sempre una (breve) parte in growling, come ormai sembra tradizione anche per il power metal più classico, ma si integra bene nel contesto. Potente “The Matriarch”, che mi ha ricordato più che altro gli Haunted; intensa e drammatica “Cleanse the Bloodlines”, che alterna linee di chitarra molto aggressive a cori da soundtrack. Affascina il mid-tempo “False Walls”, con una sezione strumentale di largo respiro; “Earth and Ashes” alterna melodia (ancora hanseniana) e belle scorribande chitarristiche. Apprezzabili gli influssi NWOBHM nelle ritmiche di “Call me Immortal”, mentre la titletrack che chiude la scaletta è una cavalcata di otto minuti molto efficace, ancora una volta a cavallo fra power e metallo britannico. L’aver abbandonato la componente più classica del sound ha certamente giovato agli UtA, che confezionano così un disco fresco e accattivante.

(René Urkus) Voto: 7,5/10