(Silver Lining Music) Si sente che questo è un album degli Uriah Heep. Quasi c’è da esserne perplessi perché il buon e bravo Mick Box nei tempi d’oro della band non era l’unico autore dei pezzi, sia in fatto di musica che di testi. Box, chitarrista, offre tuttavia un prodotto non privo del marchio di fabbrica della casa, architettato con il cantante Bernie Shaw, nella band dalla metà degli anni ’80, e l’organo di Phil Lanzon che abbinato alla chitarra di Box riporta l’ascoltatore nella dimensione Uriah Heep. L’andatura dei pezzi è pervasa da una melodia ariosa, a volte catchy e spesso sospesa tra progressioni che non vogliono essere complicate ma semmai un flusso sonoro che trasporti l’ascoltatore con pacata gioia e misurate ondulazioni. Il duo d’aperura “Save Me Tonight” e “Silver Sunlight” è una spinta a proseguire l’ascolto e capire a cosa gli Uriah Heep siano arrivati con “Chaos & Colour”. Undici canzoni globalmente gradevoli e delle quali oltre alle prime due, si distinguono l’hard rock di “Hurricane”, nonché la presenza dell’inevitabile ballad, un tipo di canzone onnipresente dal 1970 a oggi negli album della band britannica, intitolata “One Nation, One Sun”. “You’ll Never Be Alone” è una canzone piuttosto dinamica e a suo modo con un vago taglio prog. Il flusso delle tastiere quanto il guitarworking è variabile e avanzano con mutamenti all’unisono. Tra le cose più interessanti e meno ‘easy’ della band in “Chaos & Colour”. “Golden Light” tenta di introdurre quelle grosse partiture d’impatto di taglio orchestrale, almeno nella sua parte introduttiva, però il brano appare un po’ stucchevole e leggerino proprio in quella melodia possente che Box e soci vorrebbero trasmettere. “Closer To Your Dreams” si distingue per essere la tipica cavalcata furiosa che la band propone da decenni, ovviamente percorsa da melodie e di quei cori estatici, come anche in “Age Of Changes”, che salgono verso l’alto che da sempre si odono nei pezzi della band. Le canzoni non menzionate non deludono magari appaiono leggere, come appunto “Golden Light”, eppure sono esecuzioni gradevoli. “Chaos & Colour” non scalda d’entusiasmo però è un album degli Uriah Heep: i britannici infondono diversi aspetti del suonare che ha da sempre contraddistinto questo marchio. Mick Box è un tipo che si diverte ancora un mondo ad andare in giro a suonare, dal vivo la cosa è palese, sincera. In studio poi ha bene in testa cosa vuole suonare e in che modo.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10