(Season of Mist / Underground Activists) L’album per tutti i metallari. Per tutti quelli che sbattono il muso contro l’heavy metal e fino a salire. Urn, finlandesi, ben rodati da un trafila di album e una storia che inizia negli anni ’90, la quale racconta di come nelle loro mani e intenzioni il black metal si scontri con il thrash metal edificando una sintesi interessante. “Iron Will Of Power” è la prosecuzione di questo discorso. Una saetta questo album, perché la band è rapida, lanciata e brava a suonare spunti melodici sia epici che d’impatto. La sezione ritmica, di Gravementor, mentre il basso è di Sulphur, è un motore infaticabile. I riff sono prodotti con un lavoro un egregio, anche lievemente incrostati di Sodom, con assoli che ricordano anche impeti dell’heavy metal classico. Gli Urn si mostrano ispirati. Sulphur è voce nera, bruciante, con timbro vocale roco e comunque tale da non distorcere parole e corde vocali. Axelaratörr e Pestilent Slaughterer prendono forma attraverso distorsioni e mai impastate; i loro plettri producono accordi e sequenze nette, chiare, frutto di una contaminazione tra heavy, black e thrash metal. “Iron Will Of Power” è la quadra tra i due generi: l’arte dei finlandesi nel suonare della musica metal vera. Sottile la linea di demarcazione tra assoli o passaggi inclini all’heavy, consistente l’ossatura thrash metal, europea o statunitense che possa essere, mentre quell’aria qualche volta vichinga, d’anima ghiacciata delle lande del nord del nostro continente e dunque black metal, è la genetica riuscita di questa creatura.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10