(Iron Bonehead Productions) Una certezza c’è: che il black metal autentico non morirà mai, finché circoleranno gruppi come gli americani Vaamatar. Dopo una demo di un paio di anni fa, ecco il primo vero e proprio lavoro. In sei tracce e poco più che 40 minuti di musica, ecco un miscuglio bel bilanciato di Satyricon, Darkthrone, Burzum e quell’alone di mistero che da sempre circonda il metal norvegese… con un retrogusto a stelle e strisce, che pesca direttamente da realtà tanto peculiari quanto leggendarie, come gli iconici Xasthur. Canzoni tirate, maligne, piene di ritmo quasi epico, in cui la malvagità si mostra in attitudine e devozione alla causa del black stesso. Suoni che vi faranno rimpiangere le registrazioni anni ’80, con quel suono pastoso e distorto che amalgama gli strumenti in un modo tanto peculiare quanto suadente. Non vi è dubbio, il black non morirà. E se è morto, cammina tra di noi in uno stato di perdizione e non vita. Grazie soprattutto a queste splendide realtà sonore.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10