copValborg(Temple Of Torturous) Ringrazio i Valborg per l’utile auto definizione: mostri del metallo tedeschi dalla classificazione difficile. Grazie, molto d’aiuto. Non immaginate quanto. Almeno mi sono tolto un dubbio atroce. Perché qui è proprio un tantino difficile appiccicare un’etichetta, definire cosa contenga “Romantik”, il quinto disco del trio di Bonn. Atmosfere intense, molto synth, meno doom o death. Tutto nuovo, tutto strano, tutto appartenente ad una dimensione, una epoca ed una direzione difficili da capire, ma fantastiche, attraenti, d’impatto. “Vampyr” è un doom elettro atmosferico con tendenze gothic-dark. “Blitz aus Sodom” abbandona la componente doom, intensifica l’ambientale e vira verso un trionfale, una gloria oscura e perversa. La sporcizia del doom/growl riappare a tratti su “Comtesse”, un altro bellissimo pezzo quasi teatrale, quasi scenografico. Fantastica “Sulphur Vitriol Angel”, una canzone tetra, decadente, ma meravigliosamente melodica, sembra quasi che tutte le epoche dei Paradise Lost abbiano avuto la possibilità di convergere in una singola traccia. Mi ricordano un po’ una versione doom dei Crematory con “Kryptische Arroganz”, mentre la conclusiva “The Haunted Womb” ridipinge completamente il mondo che ci circonda, intossicando l’aria con vocals perverse, allientadno i sensi con tocchi sonori superbi resi funerei da riffing lenti e privi di vita. Se c’è una cosa che “Romantik” offre è la paura. Non importa si tratti delle parentesi più ruvide, più ambient o più dark: la paura aleggia costante, domina, controlla. E si impossessa dell’ascoltatore.

(Luca Zakk) Voto: 8/10