(Blood Harvest) Davvero convincente la seconda prova di Valdrin, formazione statunitense dalle sonorità prettamente europee. Il black metal proposto dalla band proveniente dall’Ohio è melodico, tecnico e feroce allo stesso tempo, ricordando da vicino lo stile dei Dissection. L’epicità si taglia con il coltello, grazie all’uso intelligente delle tastiere onnipresenti ma mai invadenti. Le ritmiche non sono quasi mai eccessivamente sostenute, assestandosi perlopiù su solidi mid tempo in grado di conferire quell’epica solennità che caratterizza il sound dei Valdrin. Non mancano tuttavia alcune accelerazioni furiose, eseguite con ottima perizia tecnica ed una pulizia in fase di esecuzione piuttosto rara. Un disco che, pur non inventando nulla, si fa notare per l’elevata qualità delle composizioni e la capacità di coniugare epicità e ferocia in maniera credibile e mai pacchiana.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10