(Agua Recordings) Cara e dolce Anneke, sei cresciuta come cantante e già da quando ti esibivi con i The Gathering! Dopo aver abbandonato quella band, l’artista olandese si è costruita una carriera solista, anche grazie a collaborazioni d’importanza (ad esempio Devin Towmsend e Ayeron) che ne hanno accresciuto la reputazione. A giudizio della critica la Van Giersbergen ha avuto, proprio con l’inizio della sua carriera solista, una fase poco convincente con gli Agua De Annique. La voce di Anneke non si discuteva, ma i dibattiti sulla resa della sua musica e di chi gli gravitava attorno si. Ora è il momento di firmare un album con il solo nome e cognome, questo significa una sola cosa: o riesco a focalizzare su di me tutta l’attenzione del music business oppure ho sbagliato tutto! Del resto quel titolo dovrà pur significare qualcosa. Questo è ciò che Anneke deve aver pensato, se così fosse “Everything Is Changing” spiegherebbe la sua ampia musicalità e fruibilità. Questo album è abbastanza radiofonico, con qualche momento anche pop, ascoltare “My Boy” e “Take Me Home”, oppure con il soft hip-hop della title track e della sicuramente melensa “Circles”, però, signori e che voce fantastica! Non mancano episodi più arcigni e pompati, come “Slow Me Down” e “I Wake Up”, con synth spessi quanto una chitarra distorta. C’è tanto materiale, tante idee e una produzione attenta, di Daniel Cardoso polistrumentista portoghese. Quindi l’album è forse la cosa migliore che abbia fatto, da quando Anneke Van Gierbergen ha deciso di camminare da sola.

(Alberto Vitale) voto: 7,5/10