(Purity Through Fire) Crescono gli svedesi Vananidr! Ed in fretta! Il progetto parte nel 2018 e subito dopo il primo album omonimo la Purity Through Fire si interessa all’idea, pubblicando il secondo lavoro (recensione qui) e ripubblicando anche il debutto (recensione qui). Fino a questo punto la band era in realtà una one man band, il prodotto del lavoro di Anders Eriksson (ex Hydra, ex Synodus Horrenda, ex Blitzer, ecc.). Ma con il nuovo album, questo “Damnation”, il terzo in circa quattordici mesi, si può finalmente parlare line up completa, in quanto ora sono presenti un nuovo batterista, Ljusebring Terrorblaster (Division Vansinne, ex Goatsodomizer), ed un chitarrista solista. Rickard Silversjö (session per Nekrodelirium), accrescendo la dimensione sonora e l’impatto ormai diventato marchio di fabbrica per i Vananidr. La nuova impostazione del sound dei Vananidr riporta alla mente, con piacere, i Dark Fortress epoca “Séance”/”Eidolon”, e perde un po’ certe divagazioni del precedente “Road North”: il nuovo album elimina quelle marcate tendenze pagan, è più raffinato e molto meno old-school, leggermente meno atmosferico, a tratti anche meno melodico, ma dannatamente più incisivo ed oscuro, enfatizzandone forse l’aspetto più aggressivo e suggestivo. “Distilled” è veloce, ma vanta parentesi tetre e dall’epicità infernale. La title track crea un’atmosfera di inquietudine e remota paura, si rivela tuonante e prorompente, ma anche diabolicamente epica nella seconda parte, sbordando in un heavy metal estremo ma classico grazie al piacevole assolo. Il black di “Hunter”, si interrompe aprendo a teorie dal gusto thrash. Seducente e provocante l’ottima “Tides of blood”, come si rivela provocante “Wounds of Old”, specialmente per un drumming esaltante e scelte melodiche coinvolgenti. Un death/thrash ricco di tecnica su “Reflection”, prima della bellissima, drammatica e conclusiva “Void”. I Vananidr hanno trovato la loro identità: il progetto portato avanti con determinazione da Anders giunge finalmente ad una dimensione concreta e pubblicata un disco di intenso black metal, mai troppo estremo, ricco di mid tempo avvincenti, con un aura intrigante e indiscutibilmente trascinante.

(Luca Zakk) Voto: 8/10