(Iron Bonehead/Debemur Morti Productions) Il male materializzato dai neozelandesi Vassafor è privo di difetti: non ci sono contaminazioni celesti, traccie di purezza o bagliori candidi. Si tratta di male puro. Intenso. Carnale. Putrefatto. Maleodorante. Perverso. Un male estremo che sta alla radice di ogni estrema maledizione. Band nefasta, lontana da qualsiasi forma di luce, grazie ad un death doom funereo, lento, ossessivo, fumoso pregno di un suono sporco, ovattato, privo di qualsivoglia sonorità cristallina. Un lo-fi volontario, intenzionale, criminale che soffoca, stritola, inquieta ed incute terrore. Riff veloci, blast beat, mid tempo cavernosi fino ai coinvolgenti slow tempo laceranti appaiono meravigliosamente appartenenti allo stesso unico assalto sonoro, nel quale emerge, a fatica, una demoniaca linea vocale soffocante, brutale, totalmente disumana. Cinquanta minuti ostili. Satanici. Primitivi. Barbarici. Un album che indottrina verso l’occulto, che ingloba la sintesi della violenza, della malignità ed una quantità assurda vapori sulfurei.

(Luca Zakk) Voto: 8/10