(Iron Bonehead Productions) Continuano ad avercela con il mondo i neozelandesi Vassafor e questo loro terzo lavoro -successore dell’ottimo “Malediction” (recensione qui)- conferma il concetto con oscura decisione. Brani veloci e corrotti da miasmi infernali i quali danno vita ad un lo-fi malato ed assurdamente invitante. La lunga title track offre un caos sferzato da un black/doom degenerato dal quale emergono urla di donne ormai vendute all’innominabile. Priva di luce e deliziosamente ol school “Egregore Rising”. Barlumi epici, un epico totalmente infernale, con la poderosa “Eyrie”, depravazione demoniaca con il mid tempo doomy iniziale di “The Burning íthyr”, un brano che poi non risparmia nessuno abbandonandosi a ritmi brutali ed inneggianti alla disperazione. Death e thrash che convergono verso un demoniaco black metal su “Emanations from the Abyss”, mentre la conclusiva “Singularity” è un macigno di diciotto minuti che propone furia cieca, atmosfera nera ed un epilogo trasudante dannazione. Puro satanismo. Magia nera senza limiti, un atmosfera putrefatta nella quale chi entra deve solo obbedire, inchinarsi e poi morire in un turbinio di dolore. Oltre un’ora di puro male. Tanto male che necessita di un capiente CD, oppure di un doppio vinile. Oppure di una intramontabile e sensuale cassetta!

(Luca Zakk) Voto: 8/10