(Avantgarde Music) Nuova creatura, nuova entità che emerge dalle foreste del freddo Canada. Due artisti che vagano nelle tenebre da molti anni con in comune un cammino negli Omnipotence: Wraith (ovvero Ben Jones: Omnipotence, ex Vanquished) e Luzifaust (ovvero Trevor King: Omnipotence, Kaifrun, Hostium) stringono un patto e danno vita a Vastatum, il nuovo cammino verso le tenebre più impenetrabili. Il rituale non può trovare tempio migliore dell’italiana Avantgarde per questa mezzora lacerante, devastate, sulfurea, contorta, totalmente destabilizzante. La delicatezza in apertura di “Nascent Mother Of Night” evolve rapidamente verso un incalzare tuonante, decisamente trionfale, mentre linee vocali spietate si fanno massacrare da pericolosi fill di batteria; parentesi introspettive portano a riflettere, accompagnano verso una nuova dimensione malinconica la quale si ribella e diventa violenta verso il finale. Ricercatezze negli arrangiamenti arricchiscono “Fall Within Seclusion”, traccia dominata da un’atmosfera acida ed asfissiante che racchiude teorie melodiche favolose, arpeggi incisivi ed un groove dal sapore epico. Contorta e con idee post/alternative (per non dire progressive) “Mortal Abrogation”, prima del lungo capitolo finale, “Upon The Dawn Of Gided Fire”, canzone che cresce, muta, provocando, attraendo, confondendo, rivelandosi tanto accattivante quanto massacrante, in un gelido turbinio di sensazioni verso l’immenso arpeggio conclusivo. Oltre la vita, dentro fascino della morte, nella sua continua evoluzione di forma e stato. Atmosfere pesante ed avvolgenti, dissonanze esaltanti, una generale spessa impenetrabilità artistica: l’oscurità diventa soffocante, tuttavia elevandosi a dimensione spirituale, a esaltazione dei sensi. A pura poesia.

(Luca Zakk) Voto: 8/10