(Into Endless Chaos ) Un nome tanto inflazionato come nel caso analogo dei Mayhem potrebbe mettere confusione in testa. I Veiled qui recensiti sono tedeschi e sono al loro debutto. Il black di cui sono autori è davvero molto crudo e tirato, una sorta di nero profondo messo in musica, un intento sonoro tutto fuorché poco chiaro negli intenti. Il suono, parrebbe in presa diretta, è una commistione poco celata tra Marduk e Darkthrone, una sorta di sposalizio tra scuola norvegese e scuola svedese, in sui l’aggressività della seconda si fonda con l’epicità e l’atmosfera della prima. Poche tracce ma puntuali e precise, senza fronzoli od orpelli di sorta. Diretti e sanguigni, i Veiled svolgono egregiamente il loro lavoro di portavoce di una certo modo di intendere il black, forse l’ultimo baluardo della vera musica underground. Ancora una volta, nulla di nuovo ma va assolutamente bene così.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10