(Transcending Obscurity Records) Spesso si tende a scordare quanto singoli gruppi sono stati fondamentali per lo sviluppo di alcuni specifici suoni nel genere metal. Nella sparuta cerchia di questi visionari non si possono non citare i Morbid Angel. Il loro suono è stato fin dagli esordi un riferimento per i gruppi a venire, grazie ad un suono che inspiegabilmente riusciva a combinare ferocia death, tecnica sopraffina e oscurità di stampo black. Di sicuro la scena americana ha direttamente beneficiato di questo incipit, creando di fatto un vero filone death completamente slegato dal death svedese, più istintivo e sanguigno, marcio in effetti… Arriviamo ai Verthebral, un gruppo sudamericano (Paraguay) che evidentemente rappresenta un esempio di come a distanza di decenni e chilometri, l’influenza dell’angelo morboso c’è ed è più vivida che mai. Il suono messo su nastro di questi tizi ha una potenza assolutamente sopraffina, con un comparto tecnico con la precisione di un rasoio. La voce, giustamente equilibrata, rappresenta il giusto compromesso tra irruenza e controllo, per non parlare dei riff tritasassi che si susseguono per tutto l’album. Una prova di nostalgia e forza allo stesso tempo, che se nulla aggiunge di nuovo al metal, di sicuro non fa scordarne le origini.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10