(Xenoglossy Productions) Il moniker in questione nasce attraverso Alexander White, inglese e mente di Uncertainty Principle, progetto sperimentale di lungo corso, oltre a The NULLL Collective e Thoraxembalmer. Questi tre pezzi apocalittici creano un quarto d’ora votato a un lacerante black metal misto a sonorità noise e rappresentano il nuovo progetto rigorosamente autonomo per il musicista inglese. L’EP è il portale dell’inferno che si spalanca e i primi demoni fanno capolino attraverso l’oscurità e i lamenti dei dannati. Questa è una visione possibile quando si procede all’ascolto dei tre brani. Batteria devastante, la quale si esalta in “Chronozon” segnando un’andatura insistente, una sorta di loop sonoro orrido e apocalittico delle chitarre. I Vessel Of Iniquity ad ogni modo sfruttano ogni secondo, premendo sulla velocità e una cappa di distorsioni che ricopre ogni cosa. Un sound lercio, missato con una certa approssimazione, tuttavia il risultato è accattivante. La malvagia oscurità che pulsa da queste note pone ogni aspetto in secondo piano. Attenzione però, non è solo violenza e caos a dominare l’EP, ma anche un fascio di melodie che di tanto in tanto emergono come urla nella notte.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10