copVircolac(Iron Bonehead) Irlanda. Band recente, solo un anno di storia. Il moniker, in romeno, vuol dire lupo mannaro. Per ora questo è solo un demo, ma la band si orienta su un death tetro e pieno di marciume con il quale questi quattro deathsters (tre uomini ed una donna) non dimostrano alcuna pietà, se non totale decadenza e ostilità, anche nei momenti più armoniosi della release. Il demo, che è distribuito solo su cassetta (limitatissima), apre con una lunga intro (title track) piena di inquietudine e concezione della paura, per poi dare libero sfogo a “Confessio”: traccia lunghissima (oltre 8 minuti) con un riff mortalmente coinvolgente, mantenuto -con le dovute varianti e relativi strumenti- anche dopo metà durata in una sezione decisamente atmosferica. Intensa la performance del singer, estremo, crudele, spietato. Tra il prog/ambient ed il death opaco troviamo “The Worm Turns”, mentre la conclusiva “Effigy” è più fedele ad una costante sonorità iper distorta, nella quale si distingue ogni strumento, compreso il basso dal suono perfido. Quasi 25 minuti di morte e … perfidia. Un ottima premessa per il futuro album, in quanto i quattro riescono a offrire un sound putrefatto (che si sposa con la pubblicazione su cassetta) assieme a tecnica, idee, ambient ed atmosfera tetra. Non credo Iron Bonehead aspetterà molto prima di rinchiuderli dentro uno studio… il giorno che ne usciranno il mondo avrà un aspetto diverso: senza colore, senza alcuna gioia.

(Luca Zakk) Voto: 7/10