copvitam(Sliptrick Records) Una costruzione sonora che unifica electro wave, industrial, gothic, passando attraverso la sapiente produzione di NeroArgento, è questo in sostanza il primo lavoro degli inglesi Vita Museum. Atmosfere cupe e a volte fredde, moderne nei visionari testi redatti da Ivan King, voce e chitarre nonché artista. Proprio la voce non offre sempre una piena riuscita a causa di qualche passaggio di troppo sui toni bassi, parlati, sussurrati, tali da risultare monotoni. Ben diversa la linea vocale quando diventa più melodica e sale di tono, come ad esempio per “In an Istant” o “Alive”. Nel complesso “Frozen Limbo Zero” suona come una gradevole discesa nei meandri della mente, ma anche dello spirito analitico e critico di King, il tutto incastrato nelle altalenanti e umorali costruzioni sonore della band. Le canzoni sanno essere vive, allegre, ma anche grigie e claustrofobiche. Un po’ si respira quell’aria alla Nine Inch Nails in qualche passaggio o dei Linkin Park, ma lo stesso NeroArgento in più situazioni ha messo la propria impronta, pilotando al meglio il comparto elettronico. Tutto comunque rientra in questo sound regolare, fatto di momenti sofferti e di improvvise esplosioni d’energia nei ritornelli che da subito strizzano l’occhio all’ascoltatore, attraverso una certa pomposità e contemporanea elaborazione dei suoni.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10